Fra una boccata di fumo e l’altra, Giulia si disse che in fondo la paura della morte era inutile, poiché la vita altro non è che un lento e inesorabile consumarsi nella prospettiva di un ritorno a ciò che eravamo prima di nascere, e che saremo di nuovo, una volta superato questo passaggio. Questa specie di ombra finita che ci riporta a tutto ciò che siamo. Alla nostra reale essenza. Privandocene.
Se la morte fa paura è perché non sappiamo ancora cosa ritroveremo di là. E non lo sappiamo perché non siamo capaci di vederlo in questa vita, durante la quale camminiamo lungo un tracciato… una proiezione nel tempo simile ad un cerchio destinato a chiudersi. Per potersi poi riaprire all’infinito.
8 settembre 1943: L’Armistizio e l’inizio della Resistenza
Se il comunicato radio di Badoglio riempì di gioia la popolazione di tutta Italia, l’esercito italiano da lì a poco si sarebbe miseramente sfaldato fra la paurosa confusione di ordini non ricevuti e il desiderio di deporre per sempre le armi, così da far ritorno nella propria casa.
Compassio divina
Ora lo so. Quella notte del 16 Luglio 1989 le stelle, nel mio cielo, esistevano.
Tutte quante.
Magari qualcuna sonnecchiava pensando: “La solita eclisse di Luna”, ma le altre vigilavano sul mondo sgranando fra le dite del cielo identità di fuoco indebolite da una lontananza millenaria. Fuori, sul balcone di casa, dopo essere stati svegliati dalla mamma, Arianna, Damiano e la loro cugina Lara si accoccolarono sulla sdraio, insieme a Samuele, che con indosso il pigiama li aveva raggiunti da casa sua chiudendo senza pensarci la porta alle sue spalle.