“Memorie di un Caporale”
Quando il racconto biografico del Caporale Tito Zampa, nativo di Marzocca (AN), capita tra le mani della giovane scrittrice Luisa Ferretti, appassionata di storia e attenta alle vite degli uomini, quelle pagine sottratte all’oblio, quella cronaca di retrovia militare raccontata con calore sofferto (pur se con strutture sintattiche non sempre corrette…), diventano un ideale canovaccio per una rivisitazione: da diario di guerra a romanzo storico.
Ci sono storie da scoprire qua dentro…
Ci sono storie da scoprire qua dentro, nella mia camera, che uno, dal di fuori, neanche si sogna. Piccoli, insignificanti particolari che sfuggono a chi va troppo di fretta e che forse non vedrò più come li vedo ora: il luccichio arrugginito della porta, le macchioline d’umidità che costellano gli angoli del soffitto, quelle ombre sottili simili a ragnatele che filtrano ovunque, i residui appiccicosi lasciati dai poster che ho strappato via in un momento di rabbia.
Le guardo e mi incanto, fino alle lacrime, poiché nella mia immaginazione riassumono, in pochi istanti, il ricordo eterno di qualche stella caduta, o semplicemente marcita. Mentre quelle vere aspettano fuori dalla mia finestra, senza che io possa andar loro incontro.
Stelle come desideri.
Vorrei poterle sfiorare, e chiedere ad ognuna di loro:
“Esisto ancora? E se esisto, chi sono se non posso essere un’altra persona?”
(brano tratto da “Il filo di Arianna”)