Recensione “Notte di Venere”

Luisa Ferretti scrive da quando era molto giovane. Oggi è nell’età in cui talento e variabile anagrafica si accostano molto liberamente sia verso la piena maturità, sia verso l’estrema giovinezza. Lo conferma quest’ultimo libro di poesie – il quarto, a distanza di alcuni anni da “Nostalgie funambole”– che raccoglie la sua attività dei recenti anni, già elaborata e matura. Probabilmente scrivere è stato per l’autrice un’esigenza, oltre che il risultato di un indubbio talento. Viene spontaneo il confronto con la precedente raccolta poetica. [Leggi tutto]