““Si muero, /dejad el balcón abierto”
“Se muoio/ lasciate il mio balcone aperto”
(Federico Garçia Lorca)
Federico è la tristezza e il genio
che lacera il cuore e sublima il pensiero.
E’ poesia cristallina e sensualità oscura.
E’ musica che piange il canto della natura.
Federico è una rosa gitana
che sanguina una terra sconfinata.
E’ l’Andalusia, sgargiante di suoni e colori.
Fragile farfalla risorta tra i fiori.
Federico è una luna solitaria
che mangia frutta verde gelata
fra timide stelle in frac
in cerca di una fidanzata.
Sulle labbra di Federico
lacrima un santo senza volto.
E nelle sue mani di fuoco
si fa carne il confine del sogno.
Sogno di Maria Vergine!
Carne di Cristo in croce!
Federico è un’ angoscia
di sesso e scorpione,
morte di luce e viva voce
che tramuta in cielo
ogni balcone.